-1,7% sul 2013 per i prezzi alla produzione industriale (Tmag)

siderurgia

Nel mese di settembre 2014 l’indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali rimane invariato rispetto al mese precedente e diminuisce dell’1,7% rispetto a settembre 2013.
I prezzi dei prodotti venduti sul mercato interno aumentano dello 0,1% rispetto ad agosto e diminuiscono del 2,0% su base tendenziale. Al netto del comparto energetico si registra una diminuzione dello 0,1% in termini congiunturali e un aumento dello 0,2% in termini tendenziali.
I prezzi dei beni venduti sul mercato estero diminuiscono dello 0,2% rispetto al mese precedente (con un calo dello 0,1% per l’area euro e una variazione nulla per quella non euro). In termini tendenziali si registra un calo dello 0,1% (-0,2% per l’area euro e +0,2% per quella non euro).
Riguardo ai contributi settoriali alla dinamica tendenziale dell’indice generale, per il mercato interno quello più rilevante deriva dal comparto energetico (-2,3 punti percentuali). Sul mercato estero i contributi più ampi alla diminuzione derivano dall’energia sia per l’area euro (-0,2 punti percentuali) sia per quella non euro (-0,3 punti percentuali).
Il settore di attività economica per il quale si rileva il calo tendenziale dei prezzi più marcato è quello della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati, con diminuzioni del 5,5% sul mercato interno e del 5,6% su quello estero.

Raggruppamenti principali di industrie
Per i beni di consumo l’indice dei prezzi alla produzione di settembre 2014 segna, rispetto al mese precedente, un decremento dello 0,4% per il mercato interno e dello 0,1% per il mercato estero area euro, mentre aumenta dello 0,1% per il mercato estero area non euro; rispetto a settembre 2013 si registra una variazione negativa dello 0,2% per il mercato interno, una variazione nulla per il mercato estero area euro e una variazione positiva dello 0,7% per il mercato estero area non
euro.
Il raggruppamento dei beni strumentali registra una variazione nulla per il mercato interno e un aumento dello 0,1% per entrambe le aree del mercato estero; in termini tendenziali l’indice aumenta dello 0,9% per il mercato interno e dello 0,1% per il mercato estero area non euro, mentre rimane stazionario per il mercato estero dell’area euro.
Per i beni intermedi l’indice dei prezzi registra, in termini congiunturali, una variazione nulla per il mercato interno, una variazione negativa dello 0,2% per il mercato estero area euro e una variazione positiva dello 0,1% per il mercato estero area non euro; rispetto a settembre 2013 l’indice mostra una diminuzione dello 0,3% per il mercato interno, una variazione nulla per il mercato estero area euro e un aumento dello 0,4% per il mercato estero area non euro.
L’indice dei prezzi alla produzione relativo all’energia aumenta, rispetto al mese precedente, dello 0,6% per il mercato interno, diminuisce dello 0,6% per il mercato estero area euro e dell’1,2% per il mercato estero area non euro; in termini tendenziali si registrano diminuzioni del 6,5% per il mercato interno, dell’8,9% per il mercato estero dell’area euro e del 4,2% per il mercato estero area non euro.

Settori di attività economica
I prezzi alla produzione dei prodotti industriali venduti sul mercato interno segnano, nell’ambito delle attività manifatturiere, il calo tendenziale più elevato (-5,5%) nel settore della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati. L’aumento tendenziale più marcato risulta nel settore della fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (+1,5%).
Per quel che riguarda il mercato estero, i maggiori cali tendenziali sono, sia per l’area euro sia per quella non euro, nel settore della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (rispettivamente -8,9% e -4,2%). Le variazioni positive più rilevanti risultano, per l’area euro, nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+1,7%) e per l’area non euro, nel settore della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+3,9%).

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