Convegno a Formia con Sottosegretario Sesa Amici ed il Ministro Graziano Delrio

IMG_0295

Porto di Gaeta e territorio. Brevi note per l’on.le Ministro Graziano Del Rio

Il porto è un nodo complesso, connesso con altri nodi: con la città stessa in primo luogo, con le infrastrutture del territorio e con le aree produttive. Le qualità di queste intersezioni ed integrazioni caratterizzano l’identità e l’efficienza del porto e, al tempo stesso, non lo fanno apparire come corpo estraneo al territorio.
Si pensava che l’ingresso del porto di Gaeta nell’Autorità Portuale fosse il preludio dello sviluppo dei suoi traffici commerciali e, soprattutto, della sua integrazione con il territorio. Ad oltre un decennio di distanza si deve purtroppo constatare come quell’operazione sia stata più d’immagine (un network regionale) che di sostanza. Essa è servita ad accrescere la forza contrattuale di Civitavecchia nell’ambito dei porti nazionali.
Il porto di Gaeta continua ad essere pensato come entità a sé stante. Il rapporto con le infrastrutture del territorio è asimmetrico: allo sviluppo delle banchine e dei piazzali corrisponde una rete viaria di servizio costruita a metà del secolo scorso, quando il porto neanche c’era, quando il numero di autoveicoli per ogni mille abitanti era quattro volte inferiore ad oggi e la popolazione del golfo era poco più della metà di adesso.
E’ scontato che le aree operative del porto abbiano un tempo di trasformazione più rapido di quello del territorio, perché il porto deve tendere ad adeguarsi fisicamente alle nuove esigenze del ciclo dei trasporti e deve rispondere velocemente alle richieste del mercato e alle sue trasformazioni. Al contempo non si può sottacere l’uso improprio che l’Autorità Portuale fa dei fondi ricavati dai finanziamenti e dalle tasse portuali. Vanno cioè evitati gli investimenti di milioni di euro per la piantumazione di palme, per il restyling del lungomare cittadino e delle villette comunali, perché i problemi strutturali di un nodo complesso comprendono prima la realizzazione delle direttrici di connessione con il territorio.
Allo stato attuale la viabilità di servizio al porto attraversa i centri urbani limitrofi. Essa risulta inadeguata e penalizza la mobilità in tutto il golfo. Se il porto è un nodo di un sistema di trasporto C’à poi il problema per le aree portuali situate ai confini comunali. Si pensi che il comune di Formia ha (inutilmente) chiesto di far parte dell’Autorità Portuale per scongiurare lo spostamento del terminale petrolifero di Gaeta, previsto da un protocollo d’intesa con l’ENI, a ridosso di una sua spiaggia e all’interno di un’area dichiarata sensibile dalla Regione Lazio.

In sintesi il mancato concerto a livello di territorio rischia di provocare danni all’intero sistema costiero, in cui ogni intervento continua ad essere visto singolarmente.

Per questo si chiede all’on.le Ministro di assumere un’iniziativa che, partendo dalle risorse disponibili e mettendo al centro il problema della mobilità dell’area del golfo, consenta a tutti i soggetti istituzionali d’intervenire sui problemi del comprensorio. A mare e a terra. Una sorta di cabina di regia aperta agli enti locali e territoriali in grado di determinare e condividere scelte di valenza comprensoriale.

You must be logged in to post a comment Login