Il futuro del nostro Golfo non può essere oggetto di negoziazione e di campanilismo: il pontile idrocarburi Eni Petroli off-shore è l’unica ipotesi possibile.

Il tema della concessione del pontile idrocarburi Eni Petroli, scaduta nel 2017, non può diventare oggetto di speculazione politica e né tantomeno può essere derubricato a semplice questione privata tra l’amministrazione di Gaeta, l’ENI e l’Autorità Portuale, ma è un argomento che rischia di condizionare il futuro dell’intero comprensorio e va trattato difendendo gli interessi di “comunità” e non quelli di “famiglia”.

Ciò non ci consente di fare ecumenici appelli al dialogo tra le amministrazioni del Golfo, poiché l’Area Sensibile può essere realizzata esclusivamente con lo spostamento off-shore del pontile petroli e degli allevamenti di pesci, oltre che con il contenimento entro le aree di concessione dei mitili (oggi in lenta espansione).

Per questo ogni ipotesi di ampliamento del pontile Eni e di un suo possibile spostamento in località Conca (e quindi più vicino alle spiagge di Vendicio) , non solo ci vede fermamente contrari, ma costituisce un’opzione che non dovrebbe neanche essere presa in considerazione se si ha a cuore il futuro del nostro comprensorio. L’unica alternativa attualmente valutabile, a nostro avviso, dovrebbe riguardare la possibilità di spostare tale criticità dal centro della città di Gaeta e allocarla off-shore, liberando l’intero Golfo da una “bomba ambientale”.

La salute e la salvaguardia del nostro mare rappresentano la più grande ricchezza per ogni cittadino del Golfo, pertanto non sono negoziabili né passibili di essere piegate agli interessi di una parte.

L’azione dell’amministrazione Bartolomeo è stata puntale ed efficace nel bloccare in passato i “folli” progetti riguardanti l’installazione nel nostro Golfo di allevamenti di tonni (che avrebbero causato un danno ambientale di rilevante impatto) e nell’ottenere da parte della Regione Lazio la dichiarazione del Golfo di Gaeta come Area Sensibile, con l’impegno allo spostamento oltre Punta Stendardo degli allevamenti di spigole e di orate.

Fa bene l’attuale Amministrazione di Formia a continuare su questa linea di rigore e di buon senso. Avrà tutto il nostro appoggio in questa battaglia, oltre che  l’appoggio di tutti i cittadini del Golfo che hanno a cuore la salute e il futuro del nostro mare.

Partito Democratico Formia

                                                                                                                     Circolo G. Piancastelli- G. Diana

 

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