Il miele siciliano delle api “zingare” conquista le tre gocce d’oro – l’esperienza di Claudio Meli

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Claudio Meli si è licenziato dall’azienda di telefonia in cui lavorava da tempo per produrre miele, realizzare il progetto della sua vita, quello che ha sempre coltivato, sin da piccolo divorando libri ed enciclopedie, guardando documentari. A bordo del suo furgone bianco, insieme all’inseparabile compagno e assistente a pelo nero, Antonio, affronta ogni giorno le prime ore di luce per fare le consegne o recarsi ai suoi apiari sempre con il sorriso, carico di entusiasmo. Perché Claudio è felice di questa scelta, non certo comune tra i coetanei, e la palesa con quello che oramai è diventato il suo vezzo, o motto: il pollice in su. Claudio ha anche raggiunto l’anno appena passato il traguardo più importante per gli apicoltori, le tre gocce d’oro, il massimo riconoscimento conferito dalla Guida Mieli d’Italia dell’Osservatorio Nazionale Mieli. Con il miele di cardo è entrato a far parte della rosa dei migliori mieli d’Italia, l’unico a rappresentare la Sicilia (Testo e video di Manuela Laiacona)

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