Al Presidente della Regione Lazio On. Nicola Zingaretti
Al Presidente ff della Provincia di Latina nonché Pres. ATO 4 Giovanni Bernasconi
Al Commissario Prefettizio del Comune di Formia Dr. Maurizio Valiante
Con il presente documento, si sottopongono all’attenzione delle SS.LL. Ill.me, alcuni fatti relativi alla questione “Acqua e Acqualatina S.p.A.” alla luce della gravissima crisi idrica che ha attanagliato dalla primavera 2017 il Sud Pontino e perdura tutt’oggi, affinché ciascuno Voglia adottare i consequenziali provvedimenti di competenza.
Negli acquedotti del golfo di Gaeta (Formia, Gaeta, Minturno, Spigno, Castelforte, Santi Cosma e Damiano) vengono pompati 28 milioni di mc. di acqua l’anno. Ne vengono fatturati solo 5,6. Il resto si dividono tra perdite amministrative (3,5 milioni di mc. allacci abusivi, morosità, ecc.) e fisiche (18,9 milioni di mc.). Dunque quasi 19 milioni di mc. di acqua pompata in rete si disperdono nel sottosuolo.
Il recupero, quindi, della metà, e forse anche meno, di questo fiume d’acqua disperso sarebbe stato sufficiente a garantire, anche in presenza di siccità, l’approvvigionamento idrico del golfo e lo sarebbe in futuro.
Emblematica è la perdita del serbatoio di Sant’Antonio di Formia (10 litri/secondo stimati al minimo) che costituisce il più importante snodo di approvvigionamento delle città di Formia e Gaeta. Le segnalazioni su questa perdita sono state numerosissime, finanche durante una trasmissione televisiva su rete nazionale.
Il Consulente del Comune di Formia, Prof. Giuseppe Sappa, ne ha anche indicato la pericolosità, in quanto detta perdita potrebbe determinare il dissesto del costone sovrastante la ferrovia Roma-Napoli. Non è dato sapere quali siano i tempi ed i mezzi coi quali s’intende intervenire su tale problema.
L’allarme creato dalla durissima crisi idrica dell’estate scorsa, ha prodotto un piano di interventi approvato da ATO 4 che prevedeva la realizzazione di sei pozzi in località Acervara di Formia, l’impiego di navi cisterna, l’installazione addirittura di dissalatori nel Comune di Formia e di uno di acqua salmastra, installato presso l’area della Panapesca di Gaeta.
A ciò si aggiunga la previsione di un collegamento Cellole-Minturno del costo di 6,8 milioni di euro di cui 1 milione e duecentomila euro stanziati dalla Regione Lazio. E’ ragionevole ritenere che tale collegamento non sarà disponibile entro la prossima estate e dunque non sarà possibile contarci per fronteggiare un’altra eventuale crisi idrica.
Pertanto l’unica riserva di acqua che realisticamente potrebbe essere disponibile in caso di necessità e in tempi brevi, a supporto di quella emunta da Mazzoccolo e Capodacqua, è quella dei pozzi dell’Acervara di Formia, ma bisognerebbe agire con urgenza.
Il Comune di Formia, nella persona del Dr. Valiante, dovrebbe, quindi, dal canto suo, proseguire con l’esecuzione dei provvedimenti già adottati dalla uscente Amministrazione Bartolomeo per consentire l’acquisizione dei terreni sui quali si andranno a realizzare i rimanenti 5 pozzi.
Il vero paradosso della crisi idrica patita enormemente durante la scorsa estate è che l’acqua c’è ma non giunge alle utenze per la disastrosa condizione delle reti di distribuzioni. Vengono spese enormi quantità di risorse (energia elettrica, attività ed usura delle pompe, personale ecc.) per pompare nel sottosuolo 19 milioni di mc. di acqua. Cercare altre fonti, immettere altra acqua in queste reti così ammalorate diventa un oggettivo spreco di risorse.
Riparare le reti, farne di nuove, è l’unica via per risolvere il problema. Qui sta l’urgenza e sul recupero delle reti si dovrebbero concentrare tutte le risorse disponibili, ivi comprese quelle messe a disposizione per la calamità naturale dichiarata nell’estate scorsa.
Irragionevole, e nei fatti ridicolo, appare l’uso di dissalatori per produrre poche decine di litri d’acqua al secondo che in gran parte finiscono nel sottosuolo. Poca acqua prodotta, e per giunta dispersa, enorme sciupio di energia elettrica, danno ambientale da salamoia e detergenti dispersi in mare con scarichi concentrati, un risultato oggettivamente catastrofico. Anche a Ventotene.
in Area Marina Protetta, ricca di piante protette come Cymodocea nodosa e Posidonia, sversano salamoia e acque di controlavaggio, ricche di metalli pesanti, idrocarburi ed altri inquinanti.
Al di là del fatto che è una evidente contraddizione attribuire somme “straordinarie” al medesimo gestore che non ha approntato, negli oltre quindici anni di gestione, alcun accorgimento volto a porre rimedio alle dispersioni – note sin dalla presa in consegna degli impianti – e che ha mostrato tutta la sua incapacità a rispondere a un servizio pubblico essenziale perché correlato a un diritto umano, v’è ora la previsione nel DPGR Lazio n. M00002 del 15.12.17 dell’ “installazione dissalatori Sudpontino” nei Comuni di Formia e Gaeta, con tempi previsti gg. 40 per la loro esecuzione ad un costo di € 1.530.000,00 contro la volontà espressa dal Consiglio Comunale di Formia (e dalla conferenza dei Sindaci dell’Ambito Territoriale 4), in totale spregio, quindi, di una chiara volontà politica ma soprattutto popolare, espressa e culminata anche in forme di protesta considerevoli.
Chiediamo, quindi, quanto al Dr. Maurizio Valiante, che si faccia garante della volontà della cittadinanza e quanto al Presidente Zingaretti che Voglia modificare, in parte qua, il decreto emesso, obbligando il gestore a dirottare le somme stanziate per i dissalatori al rifacimento delle fatiscenti tubature. Chiediamo, ancora che gli stessi, avendo tra l’altro il Presidente Zingaretti, nel proclamare lo stato di calamità, sottolineato in maniera seria e condivisibile, che occorre comunque agire anche per l’accertamento della conclamata mala gestio del servizio che entrambi si facciano promotori della già promossa ispezione amministrativa da parte del Partito Democratico, presso il competente Tribunale, al fine di poter verificare finalmente in un quadro quanto più obiettivo e completo, l’esattezza dell’operato contabile e amministrativo e la sua rispondenza ai principi di legalità, atteso che la società continua a conseguire utili significativi senza superare le criticità strutturali di erogazione del servizio idrico che hanno portato la popolazione di diversi comuni (oltre 600.000 abitanti) a restare senza acqua da mesi.
Si invita, infine, il Presidente di ATO 4 ff Giovanni Bernasconi a riunire la conferenza dei Sindaci per fare il punto della situazione.
Partito Democratico del Golfo e delle Isole:
Clide Rak (Coord. Cittadina PD Formia), Francesco Carta (Coord. Circolo PD “Piancastelli – Diana Formia) Marilena Terreri (Coord. Circolo PD Vittorio Foa Formia), Vincenzo Valente (Coord. Circolo PD 3 Maranola – Formia), Patrizia Menanno (Coord. Legalità – Sicurezza PD “Piancastelli – Diana” Formia) Michele Mottola (Giovani Democratici – Gaeta), Emiliano Scinicariello (Cons. Comunale “Una Nuova Stagione” -Gaeta), Alessandro Apuca (Giovani Democratici – Formia), Giuseppe Rosato (Capogruppo Cons. “Castelforte Futura”), Pasquale Bernardo (Capogruppo “Buona Onda” – Ventotene), Umberto Matrone (Cons. Comunale “Buona Onda” – Ventotene).
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