L’adesione al Partito Democratico di Ciaramella ed i panni di Schiano e Paone

panni stesi

ciaramella

La mia adesione al PD
Dopo molti anni di non adesione ad alcun partito politico, ho scelto di aderire al Partito Democratico. Una decisione maturata da tempo che è frutto di un percorso politico-ideologico che nulla ha a che vedere con le dinamiche locali. Per questo ringrazio tutti gli Amministratori e il partito del SEL, con i quali mi sono confrontato qualche settimana fa, dopo aver condiviso l’esperienza elettorale come “indipendente”, continuando quella di governo della città, in quanto parte della stessa coalizione. (Gennaro Ciaramella)

Gennaro Ciaramella ha aderito al Partito Democratico. Motiva questa sua decisione sulla base di ragioni politiche di rilievo più generale. D’altra parte anche in campo nazionale SEL è in grande sofferenza ed è abbandonata da Claudio Fava e dal suo capogruppo alla camera Gennaro Migliore. Gennaro Ciaramella specifica che le vicende locali hanno avuto scarso peso su questa scelta. Immediatamente si sono avute reazioni ingenerose da parte di alcune persone. La più tempestiva tendeva a mettere in relazione tale decisione ad un presunto sodalizio con il senatore Moscardelli. Lo stesso Ciaramella ha respinto tale interpretazione ritenendola offensiva nel modo come veniva rappresentata. Concordiamo pienamente.

La seconda viene da Cristyian Franzini che afferma testualmente: “passano al gruppo del PD Tallerini, Di Cesare e, manco a dirlo, Ciaramella. Non vorrei essere nei panni di Schiano e di Enrico Paone e mi piacerebbe fare due chiacchiere con Francesco Carta. Dopodichè, tutti insieme appassionatamente costituiscono la nuova società pubblica senza che (PAGLIACCI) sia stato reso pubblico il piano economico (ricordo come Claudio Marciano annunciò che sarebbe stato presentato entro il 30 aprile scorso e come tutto sarebbe stato condiviso). Una domanda mi sorge spontanea: ma il grillino Mattia Aprea come si colloca in tutto questo?”

panni stesi

Schiano e Paone, per nostra constatazione diretta, nei loro panni ci stanno benissimo. Può darsi che Enrico abbia qualcosa da recriminare ma, conoscendolo, non ne avrà fatto un cruccio.

francesco carta 5

Quanto al sottoscritto non comprendo perché facendo due chiacchiere con Franzini dovrei esprimere contrarietà, presupponendo che questo abbia voluto intendere. Credo che la ragione del suo disappunto, anzi direi fastidio, sta tutto in questo passaggio: “tutti insieme appassionatamente costituiscono la nuova società pubblica senza che (PAGLIACCI) ecc.”. Durante le amministrative scorse “Un’altra Città” aveva proposto, nel suo programma, lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani secondo il modello realizzato nel Comune di Capannori. Il progetto proposto a Formia segue esattamente quel modello tant’è che il consulente incaricato è lo stesso che proprio in quel Comune lo ha realizzato. Franzini lamenta che Claudio Marciano non avrebbe pubblicizzato il progetto. A parte la conferenza stampa di presentazione, i documenti sono esposti nell’albo pretorio on line del Comune e la possibilità di suggerire eventuali proposte resta del tutto praticabile. Franzini piuttosto che porsi domande sulla presunta “grillinità” di Mattia Aprea dovrebbe confrontarsi serenamente su questi temi. Lo smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani resta un tema vitale per qualsiasi comunità. Formia ci spende ben 8 milioni di euro dei suoi cittadini.

rifiuti-zero

Nello specifico, la capacità di governo di una amministrazione si gioca nell’azzeccare le decisioni e le azioni più efficaci sotto il profilo ambientale e del buon governo. La politica è questa e se Tallerini, Valeriano, Ciaramella, Schiano e Paone votano appassionatamente quel progetto non solo non è scandaloso ma è del tutto meritevole. Franzini, condizionato dal disappunto come spesso gli accade, non coglie neanche l’occasione per dire: “hanno accolto e votato il nostro programma!” FC

You must be logged in to post a comment Login