Lettera al Presidente della Regione Lazio, al Responsabile della Cabina di Regia, ai Consiglieri Enrico Forte e Rodolfo Lena

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Partito Democratico Formia
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Al Presidente della Regione Lazio On. Le Nicola Zingaretti, Al Responsabile della Cabina di Regia per la Sanità dr. Alessio D’Amato, Al Pres. Commissione Sanità Regione Lazio On. Rodolfo Lena, Al Consigliere Regionale Enrico Forte.

Pur apprezzando gli sforzi della Regione Lazio e della Direzione Aziendale dell’ASL Latina nel fare fronte ai problemi e alle esigenze dell’ assistenza ospedaliera, dobbiamo ancora una volta sottolineare le gravi carenze tuttora esistenti nell’Ospedale “Dono Svizzero” (DEA I°livello). Nella Cardiologia, con l’estensione dell’attività dell’Emodinamica alle 12 ore diurne (con solo tre cardiologi) e nonostante l’assunzione nel 2016 di un cardiologo e di un emodinamista, la situazione resta assai difficile a causa dei numerosi pensionamenti avvenuti nel corso di poco più di un anno. Tre Cardiologi sono andati in pensione ed uno, in mobilità regionale, si è trasferito all’ospedale Cardarelli di Napoli. Il reparto era già in deficit di personale prima dei suddetti pensionamenti. Nel mese di Settembre 2017 andrà in pensione un’altra unità, che già ora sta usufruendo di ferie maturate. Siamo ormai a turni pesantissimi, soprattutto per quanto riguarda il numero delle notti salito ad una media di 6-7 turni per ciascun medico al mese. Attualmente alcuni turni di guardia sono effettuati anche da Cardiologi provenienti dagli ospedale di Fondi e Terracina. Recentemente è stato richiesto dal Sindaco di Minturno la riapertura dell’ambulatorio di Cardiologia nel suddetto Comune.

Fermo restando che tale iniziativa sarebbe utile anche a ridurre l’attuale lista d’attesa dell’ambulatorio di Formia, però è altrettanto chiaro che tale attività non può gravare sul già decimato personale medico del reparto di Cardiologia . Gli altri reparti del “Dono Svizzero” non vanno di certo meglio, soprattutto ove si consideri la mole di lavoro facilmente deducibile dai dati statistici sui ricoveri e le altre prestazioni. Chirurgia, Rianimazione, Ortopedia, Radiologia, Ostetricia e Ginecologia restano fortemente carenti. Anestesia e Rianimazione, Radiologia, Medicina, Ortopedia restano ancora senza Primari. Per quanto detto chiediamo un atto deliberativo che dia certezza in tempi brevi e medi non solo alla concessione delle opportune deroghe ma all’intera procedura dello svolgimento dei concorsi. Nell’intero mese di Novembre dello scorso anno, le sale operatorie del “Dono Svizzero” sono state chiuse per lavori di adeguamento.

Naturalmente si è trattato di un intervento estemporaneo che non può surrogare quelli che sono i moderni criteri di realizzazione di un blocco operatorio. L’intero ospedale è stato realizzato agli inizi degli anni ’60. Tenendo conto che la vita media di una struttura ospedaliera, in rapporto all’aggiornamento dei modelli architettonici, si aggira sui 20/30 anni, l’attuale struttura registrando una vetustà di 57 anni appare di gran lunga superata. Per questo appare urgente l’avvio della progettazione con relativa disponibilità delle risorse di una nuova struttura ospedaliera capace di rispondere alla continua richiesta di innovazione e alle nuove esigenze di diagnosi e cura. A tal proposito, il Comune di Formia, già dieci anni or sono, adottò una variante urbanistica nell’area dell’ex E.N.A.O.L.I., di proprietà della Regione Lazio. E’ tempo, anche in questo caso, di assumere atti formali e decisivi che costituiscano premesse certe nell’avvio del nuovo ospedale del golfo.
Partito Democratico Circolo “Giuseppe Piancastelli – Giuseppe Diana” Il Coordinatore, dr. Francesco Carta

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