L’OLIVA DI GAETA e l’Economia del Territorio

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La crescita legata all’edilizia, degli anni ’60 e ’70, è un ricordo. L’unico strumento urbanistico, tuttora vigente (approvato nel 1980 da un Commissario ad acta) è il Piano Regolatore “Rossi”. Dagli anni ’80 al 2003, sotto gli effetti dei condoni, e di quello che ancora consentiva il Piano Regolatore vigente, siamo giunti alla metà del primo decennio degli anni 2000. I progetti PRUSST hanno consentito lo sviluppo di alcune realtà produttive ma le aree industriali dismesse sono ancora lì da riqualificare. L’arrivo della crisi ha letteralmente messo fuori gioco l’enorme patrimonio immobiliare che, da beni rifugio e di investimento, sono divenuti adesso una zavorra. Ed il territorio, dopo l’intenso consumo di suolo, resta asfittico, con grossi deficit di qualità ambientale, mobilità ed infrastrutture.

Eppure le imprese non si fermano. Giunge l’ottima notizia sull’Oliva di Gaeta D.O.P. che si trova ora in Protezione transitoria. Questo segno di vitalità ci dice che il nostro territorio, malgarado il consumo, è ancora in grado di dare molto. L’agricoltura ancora resiste ed esiste. E non si tratta di soli ulivi come dimostrano le piccole imprese che producono vini particolarmente buoni e anche di pregio (Agresti e Giannitelli vinicoltori associati, Terra delle Ginestre). Per questo è strategicamente necessario riorganizzare il territorio, recuperando spazi, azzerando il consumo di suolo, recuperando e riqualificando i siti industriali dismessi. Per questo è assolutamente indispensabile approvare un nuovo Piano Regolatore Generale, realizzare infrastrutture in grado di recuperare qualità e capacità attrattiva della (delle) città del golfo.

Il comunicato del Consorzio Oliva di Gaeta D.O.P.

L’OLIVA DI GAETA D.O.P. è in Protezione Transitoria

Oggi il Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MIPAAF) – Dipartimento dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari – Direzione Generale per il Riconoscimento degli Organismi di Controllo e Certificazione e Tutela del Consumatore, ha emanato il Decreto n. 7435 di autorizzazione all’organismo denominato “3A Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria Soc. cons. a r.l.” ad effettuare i controlli per la denominazione “Oliva di Gaeta”, protetta transitoriamente a livello nazionale con decreto 30 dicembre 2015.
Parte quindi da oggi, 14 aprile 2014, ufficialmente, la protezione transitoria a livello nazionale dell’Oliva di Gaeta con la conseguenza che, l’utilizzo di tale denominazione viene riservato al prodotto ottenuto in conformità al disciplinare di produzione trasmesso alla Commissione Europea per la registrazione come denominazione di origine protetta.
Sono quindi aperte le iscrizioni al Consorzio di Tutela e all’Organismo di Controllo 3A-PTA per gli agricoltori e le imprese di lavorazione (come le imprese di trasformazione e di confezionamento), costituenti le categorie di soggetti economici interessati dalla filiera dell’Oliva di Gaeta.
L’adesione all’Organismo di Controllo e la certificazione da parte di questo delle produzioni di olive da mensa derivanti dalla cultivar Itrana, sono essenziali ai fini della commercializzazione, delle olive stesse, con la denominazione Olive di Gaeta in Protezione Transitoria.
La Protezione Transitoria terminerà e sarà sostituita dalla Denominazione di Origine Protetta con l’approvazione definitiva, da parte dell’Unione Europea, del Disciplinare di Produzione già trasmesso a dicembre del 2015.
A renderlo noto è il Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione dell’Oliva di Gaeta D.O.P. – in qualità di soggetto legittimato dal MIPAAF a presentare domanda di riconoscimento per la DOP ai sensi del regolamento (CE) n. 1151/2012 – costituito da produttori e trasformatori interessati alla migliore valorizzazione di questo importante prodotto dell’economia agricola Laziale; l’areale di produzione riguarda quarantaquattro comuni, quarantadue dei quali sono compresi nelle province di Latina, Frosinone e Roma, mentre due nella provincia di Caserta.
Il presidente del Consorzio proponente la D.O.P., dottor Maurizio Simeone e il Vice Presidente dottor Giuseppe Suprano (UNAGRI), esprimono soddisfazione e ringraziano tutti i soggetti che hanno fornito il loro contributo per questo importante traguardo, in particolar modo l’ARSIAL (l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio) il cui contributo tecnico è stato determinante.
Itri, 14.4.2016
Il Presidente
Dottor Maurizio Simeone

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