L’uso di sostanze stupefacenti nel mondo (da Tmag)

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C’è di che preoccuparsi. Ogni anno, secondo i dati dell’ultimo rapporto dell’Ufficio dell’Onu per le droghe e il crimine, diffuso in occasione della Giornata mondiale contro l’abuso di droga e il traffico illecito del 26 giugno, circa 200 mila persone muoiono per malattie legate al consumo di droghe. I tossicodipendenti sono circa 25 milioni, mentre sono 200 milioni coloro che assumono sostanze stupefacenti almeno una volta l’anno. Un consumo diffuso e che dà vita ad un giro d’affari notevole, stimato in 320 miliardi di dollari l’anno dall’International drug enforcement conference. Tanto per farsi un’idea: soltanto in Italia, le droghe hanno garantito nell’ultimo anno a mafia, camorra e ‘ndrangheta il 23% dei loro ricavi totali, pari – secondo i dati riferiti qualche giorno fa dal ministro della Giustizia Andrea Orlando – all’1,7% del Pil, tra i 18 e i 24 miliardi di euro.

I dati del Dipartimento Politiche Antidroga
L’ultima Relazione al Parlamento 2013 sull’uso di sostanze stupefacenti e tossicodipendenze in Italia, elaborata dal Dipartimento Politiche Antidroga, sostiene tuttavia che il 95,04% della popolazione nel nostro Paese – tra i 15 e i 64 anni – “non ha assunto alcuna sostanza stupefacente negli ultimi 12 mesi”. Cresce però (del 2% rispetto al 2012) il consumo di cannabis (+2%), cocaina (+0,15%) e stimolanti metamfetamine e/o ecstasy (+0,21%) tra la popolazione studentesca: dall’analisi emerge così – ad esempio – che il 21,43% ha dichiarato di aver fatto uso di cannabis “una o più volte negli ultimi 12 mesi”, il 2,01% di cocaina, lo 0,33% di eroina.

In calo le morti per overdose tra i più giovani
Nonostante la crescita del consumo di sostanze stupefacenti, le morti per overdose tra i giovanissimi, secondo quanto rilevato da un rapporto dell’Osservatorio europeo di Lisbona, sono diminuite, passando dalle 7.100 del 2009 alle 6.100 del 2012.
Più in generale e in Italia, secondo i dati forniti dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, dal 1999, anno in cui si sono registrati 1.002 casi di decesso per overdose, si è assistito ad un decremento del fenomeno fino al 2003 raggiungendo 517 decessi annui. Negli anni successivi si osserva un nuovo decremento che raggiunge il valore minimo nel 2011, mentre nell’anno 2012 si registra un incremento del 7,7% con un numero di decessi pari a 390.

La droga più usata in Italia e in Europa: la cannabis
Secondo l’Atlante delle dipendenze del Gruppo Abele, a cura di Leopoldo Grosso e Francesca Rascazzo, la cannabis è la droga maggiormente utilizzata in Italia e in Europa: oltre l’8% degli italiani di età compresa tra i 15 e i 34 anni ha dichiarato di averne fatto uso almeno una volta nell’ultimo anno. Nell’Ue – secondo la Relazione europea sulla droga – Tendenze e sviluppi 2014 – è stato invece il 5,3% della popolazione (18.1 milioni) di età compresa tra i 15 e i 64 anni. Il 21,7% (73.6 milioni) ha ammesso invece di “aver consumato cannabis nella loro vita”. La cocaina è la seconda sostanza maggiormente utilizzata nel Vecchio Continente, con 14,1 milioni di persone di età compresa tra i 15 e i 64 anni (il 4,2% del totale), che ha dichiarato di averla usata nella loro vita. Mentre sono 3,1 milioni (0,9%) quelli che ne hanno fatto uso almeno una volta negli ultimi 12 mesi.

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