Navi della Marina alla ricerca di naufraghi a sud est di Lampedusa

nave

A cento miglia dall’isola. Sbarcati ieri sera 400 migranti

La nave Driade e la nave Borsini della Marina militare sono impegnate in un intervento di ricerca e soccorso a circa 100 miglia a sud-est di Lampedusa su un’imbarcazione con circa 100 migranti. Lo ha reso noto la stessa Marina.

Un’altra nave, la Orione, aveva ultimato ieri sera lo sbarco di 440 migranti e una salma nel porto di Augusta.

Nel complesso le navi della Marina Militare hanno soccorso oltre mille migranti e stanno trasportando a terra i corpi delle quattro vittime già recuperate ieri. Sono stati oltre mille i migranti soccorsi, da ieri e durante questa notte, dalle navi della Marina Militare impegnate nel dispositivo di sorveglianza e sicurezza marittima nello Stretto di Sicilia, a Sud Lampedusa.

Nel dettaglio – spiega un comunicato – sono state impegnate: la corvetta Driade ha recuperato 223 migranti, tutti uomini; Nave Etna ha recuperato oltre 363 migranti in diversi soccorsi e con il contributo di unità
mercantili e delle Capitanerie di Porto. Nave Etna ha a bordo una salma recuperata in precedenza dalla motonave Happy Venture (Malta); il pattugliatore Orione Immigrati: domani a Pozzallo nave con profughi e un morto.

Un’altra nave, “Foscari” aarriverà domani alle 12 a Pozzallo in provincia di Ragusa, con 368 profughi a bordo ed un cadavere. Già allertati le forze dell’ordine, il personale medico e paramedico e la protezione civile.

ansa.it
25 Dicembre 2014

Dal 2000, ovvero in 14 anni, sono morti in tutto il mondo oltre quarantamila migranti, più di 3000 all’anno, poco meno di 10 ogni giorno. Quarantamila morti senza un nome, senza un volto.
Oggi è la giornata mondiale per i diritti dei migranti.
Noi siamo stati e siamo ancora un popolo di migranti e sulla nostra pelle, sulla pelle dei nostri nonni, zii, cugini, migliori amici, stiamo vivendo la tragedia e la speranza che antiche e moderne diaspore portano con sé. Più c’è sottosviluppo, più emigrare coincide col rischiare la vita.
Oggi vorrei che in questo mio volto, nei miei tratti meridionali, nei miei lineamenti e colori mediterranei, voi riconosceste i volti di quei quattrocentomila che non ce l’hanno fatta. Quei quattrocentomila per cui una speranza di sopravvivenza è diventata tragedia e morte.
Oggi rinunciamo al nostro volto per restituirlo a chi lo ha perduto mentre cercava un po’ di speranza. ‪#‎quarantamilanessuno‬

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