NUOVO OSPEDALE DEL GOLFO: EVITARE TRIONFALISMI E ROSICATE

L’Ospedale “Dono Svizzero”, ha più di 60 anni e non risponde più agli standard della nuova edilizia ospedaliera. Assorbe continuamente ingenti risorse per la manutenzione ordinaria e straordinaria, restando una struttura inidonea e incoerente con i nuovi modelli di diagnosi e cure.

Nel 2006, fu adottata all’unanimità una variante al Piano Regolatore Generale per destinare l’area dell’ex ENAOLI alla realizzazione del nuovo ospedale. Fu un momento straordinario di condivisione unitaria dei gruppi consiliari di ogni colore politico. Un’opera così grande e costosa, complessa, dalla procedura e tempi lunghi di realizzazione (non è una piazza), ha bisogno del contributo di tutti.

Una tale opera ha bisogno di continuità e scelte condivise. Tutti devono vivere questo progetto come proprio. Non è stato facile e non lo sarà in futuro, ma si tratta di un’opera vitale per il Sud delle Provincie di Latina e Frosinone, e perciò bisogna andare avanti. Nel 2013 ci fu il rischio di rinunciare ad una nuova struttura, allorquando per mancanza di fondi si cominciò a pensare di collegare il “Dono Svizzero” con un tunnel sopraelevato all’ex Pastificio Paone, dove ampliare i reparti.

Quell’idea fu decisamente contrastata poiché si rinunciava ad avere un ospedale moderno ed efficiente. La Regione Lazio, l’intero Consiglio Regionale e la Giunta presieduta da Zingaretti, decisero poi di investire 75 milioni sull’area dell’ex ENAOLI e 99 a Sora, per realizzare due moderne strutture. I ritardi di Sora, nell’indicare il sito, fruttarono all’ospedale del Golfo, con la rimodulazione del piano regionale, altri 10 milioni di Euro di investimenti.

Ora siamo giunti all’approvazione dell’accordo di programma che dovrà essere siglato da Regione Lazio – ASL – INAIL. Bisogna assicurare continuità a questa grande opera a prescindere da chi governerà la Regione Lazio. I cittadini del Sud – Pontino dovranno impegnarsi affinché non manchi mai lo stimolo nei confronti dei decisori, delle Amministrazioni Comunali e della Regione Lazio. Nè trionfalisti e nè rosiconi, ma tutti consapevoli dello straordinario valore della Sanità Pubblica.

Tutte le reazioni:62Antonio Stefanelli, Vincenza D’Urso e altri 60

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