Dopo Anna Carlucci di anni 89, ieri notte ci ha lasciati Leo Bertani di anni 91. Anna Carlucci era puntuale nel farci pervenire mensilmente una bella somma per sostenere le nostre attività. Diceva che il Partito aveva bisogno e che se non fossimo stati noi a sostenerlo lo avrebbe fatto qualcun altro con interessi poco nobili. Quando cercavamo di convincerla a ridurre la sottoscrizione, perchè viveva della sola pensione, ella rispondeva sempre: lo devo alla memoria di mio marito e di mio padre. Ed è stato così fino alla primavera del 2014.

Leo Bertani era nato a Suzara in provincia di Mantova. Era stato partigiano combattente col nome di battaglia “Oel” (Leo al contrario). Una sera, in pieno coprifuoco lo avevano fermato e perquisito. Leo aveva nella tasca un foglietto di carta sottile: era una copia de “l’Unità” clandestina.

Restò lucido, accartocciò il foglietto tenendolo nel pugno chiuso ed alzò le braccia per farsi perquisire. I tedeschi non si accorsero di quel gesto furtivo, lo perquisirano e poi lo lasciarono andare. Aveva un amico di gioventù, partigiano come lui. Si sentivano almeno una volta al mese. Ora da un lato il telefono resta muto. Ringraziamo Anna e Leo per la fermezza con cui hanno creduto nei valori della Libertà e della Solidarietà. FC