Oltre 700 migranti morti in un naufragio: solo 28 superstiti. È la tragedia più grande di sempre (Repubblica)

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PALERMO – Centinaia di persone, oltre 700 secondo i testimoni, sono morte in un naufragio nel canale di Sicilia (mappa), in quello che rischia di essere la peggior tragedia di migranti di sempre. I migranti erano su un peschereccio partito da est di Tripoli. Stipati come animali in una barca lunga dai 20 ai 30 metri. Intorno a mezzanotte l’allarme, lanciato da bordo, quando la barca si trovava a circa 70 miglia (circa 120 chilometri) dalle coste libiche, è stato raccolto dal Centro Nazionale di Soccorso della Guardia Costiera.

Il tono di voce dell’interlocutore non era concitato: “Siamo in navigazione, aiutateci”, ha detto un uomo. La telefonata è apparsa simile a tante altre richieste di soccorso. Gli operatori, grazie al sistema satellitare di chiamata, hanno potuto rapidamente individuare le coordinate del punto dal quale è partita la chiamata e organizzare i soccorsi inviando sul posto il mercantile portoghese King Jacob. Quando l’imbarcazione si stava avvicinando al peschereccio, i migranti si sono spostati sul lato della nave, per essere salvati. Ma spostando il peso – su una imbarcazione già stracolma – questa si è ribaltata. Stando alle testimonianze dei primi superstiti i morti sarebbero almeno settecento. La Guardia Costiera a metà pomeriggio ribadisce sono stati recuperati 24 cadaveri e che i superstiti sono solo 28. Ma citando fonti delle autorità maltesi, l’Unhcr comunica che ci sarebbe qualche superstite in più, “50 le persone salvate sulle 700 che erano a bordo”. Uno dei superstiti, un minore, è già stato trasferito con un elicottero della Marina a Catania ed è stato ricoverato in ospedale.

Sul luogo del naufragio è in corso un’operazione di soccorso imponente. Nonostante i migranti di solito non sappiano nuotare, i soccorritori sperano di recuperare altri profughi ancora in vita, vista anche la temperatura dell’acqua, 17 gradi, non proibitiva. Ma in serata le speranze di trovare altri sopravvissuti sono diminuite: “C’è soltanto nafta e detriti, non troviamo più nulla dalle 10 di stamattina”. Così uno dei soccorritori che sta operando dalla notte scorsa nella zona del naufragio a largo della Libia, racconta quel che si è trovato davanti. Ci sarebbe anche un ragazzino tra i 10 e i 15 anni tra le vittime del naufragio che sono state recuperate dai soccorritori. “E’ stato uno dei primi che abbiamo recuperato – raccontano alcuni di loro – era a faccia in giù in una chiazza di nafta”.

Il mercantile portoghese che ha recuperato i 28 superstiti del barcone con circa 700 migranti naufragato a 60 miglia dalle coste libiche è il King Jacob, un portacontainer di 147 metri di lunghezza.
Hanno già raggiunto la zona del disastro per partecipare alle operazioni di soccorso la nave Bergamini della Marina Militare, alcuni mercantili in transito come il City Of Lutece, il Cave, e il Se Pantheae anche una motovedetta Marina maltese. Oltre alle unità della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza si stanno dirigendo verso quel tratto di mare anche numerosi pescherecci della flotta di Mazara del allo, nonostante il fallito sequestro di venerdì scorso dell’Airone da parte dei militari libici.

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