Per le imprese il 2014 sarà l’anno della svolta?

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Comincia a migliorare il clima di fiducia delle imprese nei confronti dello dello stato di salute dell’economia italiana. Il 60% delle imprese infatti è convinta che la situazione migliorerà o rimarrà comunque stabile nell’anno in corso, una percentuale che nel 2013 si attestava al 40%. “L’aumento del livello di fiducia – spiega Confcommercio – è stato rilevato in prevalenza presso le imprese di medie e grandi dimensioni, nell’industria e nei servizi alle imprese e nelle regioni del Nord Italia. L’ottimismo è più contenuto presso le imprese del commercio e delle costruzioni”.

Meno del 10% si mostra pienamente ottimista, ovvero ritiene che nel 2014 l’Italia uscirà dalla crisi economica.
La misura più richiesta al governo guidato da Renzi, nell’82,9% dei casi, è la riduzione della pressione fiscale. Per il 65,2% l’esecutivo dovrebbe concentrarsi sulla riduzione della burocrazia mentre per il 64,9% è necessario andare a toccare il cuneo fiscale.
Il 66,9% delle imprese ha fiducia nell’approvazione del Jobs Act, il 63,5% aspetta una riforma del sistema fiscale, il 61,1% auspica una riforma della Pubblica Amministrazione.
Sue imprese su tre sono convinte che il Governo Renzi riuscirà ad affrontare le priorità del Paese. Per l’8,9% ci riuscirà nei primi cento giorni e per il 57,6% nel resto del suo mandato. Il 55,3% si ritiene molto o abbastanza fiducioso nei confronti dell’esecutivo ma, nonostante ciò, solo il 24,6% pensa che Renzi resterà in carica fino alla fine della legislatura. Per il 32,3% ritiene che durerà più di un anno, comunque non fino al 2018, per il 22,4% , invece, resterà in carica al massimo un anno.

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