Giorno della memoria, sfregiata una delle pietre d’inciampo. Sala: “Così si disonora Milano”

angelo fiocchi

Angelo Fiocchi era un operaio dell’Alfa Romeo, deportato a Mauthausen dopo lo sciopero generale del 1944. La pietra d’inciampo – sanpietrino rivestito d’ottone col nome e il destino – posata in via Lombardia 65 in questi giorni, è stata sfregiata nella notte da ignoti che hanno rigato il metallo con un oggetto appuntito. Anche l’anno scorso c’era stato un vandalismo su una delle pietre d’inciampo, e l’attacco torna oggi, alla vigilia del Giorno della Memoria. “Chi sfregia le Pietre d’Inciampo disonora Milano e i suoi cittadini. Non ci piegheremo mai di fronte a chi vuole cancellare la nostra Memoria”, scrive a caldo su Facebook il sindaco di Milano, Beppe Sala.

“E’ un atto molto grave quello compiuto sulla pietra d’inciampo che ricorda Angelo Fiocchi, gesto che avviene a pochi giorni dalla ricorrenza del Giorno della Memoria – dice Roberto Cenati, presidente dell’Anpi milanese – E’ grave sfregio alla memoria di chi ha dato la vita per liberare il Paese dal nazifascismo”.

Protesta anche Pietro Bussolati, capolista a Milano per il Pd alle Regionali: “Il clima di odio e l’uso di parole d’ordine su cui si è fondata l’ideologia razzista e discriminatoria, che anche la Cei ha condannato, fanno da cornice all’ennesimo atto di barbarie contro la memoria dei vivi. Un oltraggio gravissimo che oggi più che mai chiama in causa chi – solo ieri – si vantava di aver acquistato consensi parlando di razza bianca ed evocando istinti xenofobi di un passato ignobile. Si vergogni chi parla di razza”. Indignazione anche da parte della Comunità ebraica di Milano: “Questi graffi sono sfregi alla Storia e alla Memoria. Chi ha compiuto questo grave gesto che colpisce chi non c’è più, merita la condanna più dura perché chi attacca la Memoria della deportazione ha nel cuore di ripeterla”.

“Il grave atto di danneggiamento della pietra d’inciampo posata in viale Lombardia è la manifestazione del clima di intolleranza e razzismo che si genera quando si parla di difesa della razza – aggiunge Onorio Rosati, candidato Leu alle regionali -. Un grave atto che va assolutamente condannato. Sono davvero incredibili le dichiarazioni strumentali della Lega su questo grave episodio, che pur di non ammettere di avere elementi di contatto con l’estrema destra in Regione Lombardia, afferma che lo sfregio è avvenuto da parte di alcuni estremisti islamici di sinistra per difendere l’agire di gruppi fascisti e antisemiti, che la Lega e il centrodestra in Lombardia hanno sempre tollerato.”
Replica a Bussolati e a Rosati il deputato leghista Paolo Grimoldi: “Il clima di odio a Milano verso la comunità ebraica, confermato dall’odioso sfregio della pietra d’inciampo in viale Lombardia dedicata ad Angelo Fiocchi, il clima d’odio a Milano verso Israele e verso la storia del popolo ebraico, viene fomentato da alcuni estremisti immigrati islamici. Una campagna antisemita che solo la Lega ha apertamente condannato, unica voce nel silenzio imbarazzato del PD, della giunta Sala e della sinistra. Se il segretario PD metropolitano Bussolati vuole accusare qualcuno per questo vile gesto guardi a sinistra, guardi agli estremisti islamici schierati dalla loro parte politica”.

Intanto anche questa mattina è proseguita l’operazione di posa delle 26 pietre dedicate a partigiani, antifascisti e deportati ebrei. Fra questi Michelangelo Bohm e la moglie Margherita Luzzatto, in via De Amicis 45, alla presenza del presidente del Memoriale della Shoah Roberto Jarach e del presidente Anpi Cenati.

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