LA PEDEMONTANA 2022 RACCONTATA A PUNTATE/1

Tracciato della Pedemontana nel progetto ANAS in audizione al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici

Perché è importante conoscere e discutere il nuovo progetto dell’ANAS, anche se qualcuno lo ritiene inutile “dal momento che non si farà”.Il tema della viabilità a Formia e nel Golfo, rappresenta in termini di sicurezza, sviluppo, qualità della vita, un problema di vitale importanza. Se non si trovano soluzioni sostenibili e realizzabili in tempi medio-brevi, il nostro comprensorio è destinato al declino. Per esorcizzare gli insuccessi delle precedenti versioni, questa volta l’ANAS ha dato al progetto stradale il titolo “S.S. 7 Appia – Variante in comune di Formia”. Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, chiamato ad esprimersi sul suo Piano di Fattibilità Tecnico-Economica, l’ha assunto al protocollo come “S.S. 7 Appia – variante all’abitato di Formia”. Stiamo parlando dello stesso progetto stradale, quello che i cittadini di Formia e del golfo sono abituati a chiamare più familiarmente come Pedemontana.Nonostante l’enfasi con cui l’on. Trano ha recentemente parlato della presentazione del progetto da parte dell’ANAS, la cronaca del golfo sembra però aver relegato la notizia al taglio basso. Probabilmente i cittadini sono disillusi e non credono più alla realizzazione della viabilità alternativa all’asse litoraneo. Sono troppi gli anni trascorsi in discorsi infruttuosi.Invece l’argomento merita attenzione e rilievo, sia per le implicazioni per il territorio, sia perché si sta parlando di soldi pubblici. Tanti soldi pubblici. Basti pensare che per redigere il solo progetto della pedemontana del 2004, poi revocato, sono stati spesi almeno 3,5 milioni di euro e non sappiamo quanto siano costate le altre versioni del progetto e quanto costerà l’attuale. Solo con le somme spese fino adesso di progettazione avremmo potuto restaurare ponte Tallini, fare la rotonda di Acqualonga e il sottopasso pedonale alla rotonda dei carabinieri. Ma tant’è.Conoscere e discutere il progetto è fondamentale per stabilire, finalmente e realisticamente, con dati alla mano, a quali condizioni e costi si può realizzare la pedemontana di Formia. Perché se dall’analisi dovessero emergere criticità e costi improponibili per una “variante all’abitato” di una città di 38.000 abitanti, ciò aprirebbe la possibilità di studiare altre soluzioni meno critiche e costose, ma pur sempre orientate alla riduzione del traffico litoraneo. Perciò sbaglia chi pensa che discutere “di una cosa che tanto non si farà” sia una perdita di tempo. Non lo è perché può servire a creare le condizioni per far avanzare altre proposte e, quindi, contribuire alla risoluzione del problema.Anche l’inerzia con cui la politica locale sta affrontando la questione genera sconcerto. Il sindaco Taddeo è stato audito dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ma sull’argomento non ha discusso e né si è espresso il Consiglio Comunale: nessuna nota di merito sulla proposta dell’ANAS e nessun riferimento alle considerazioni espresse a nome dell’Amministrazione della città.Stupisce ancor di più il silenzio assordante delle forze politiche, comprese quelle di opposizione, che dovrebbero invece aprire un confronto nel Consiglio Comunale e nella città (forze imprenditrici, lavoratori e professionisti) per approfondire un progetto così importante.In questo contesto l’Associazione Incontri & Confronti vuole far conoscere la proposta ai cittadini e perciò, oltre ad uno specifico webinar in corso di organizzazione, intende pubblicare una serie di articoli in grado di fare sintesi dei principali contenuti del progetto.1567Persone raggiunte285Interazioni–Punteggio di distribuzioneMetti in evidenza il post

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