NICCOLÒ CANNAVALE È CAMPIONE D’ITALIA NEL SALTO TRIPLO

NICCOLÒ CANNAVALE È CAMPIONE D’ITALIA NEL SALTO TRIPLO…A MILANOBravo Niccolò…bravo Dimitri…bravo Vincenzo…Un titolo italiano meritatissimo, costruito con meticolosità, con pazienza e il credo.In un confronto sul campo solo giorni fa si era detto che aveva la possibilità di superare questa barriera dei 15 metri…fatto.Credo nelle proprie qualità, avere coscienza che hai delle doti fisiche e che devi allenarti per valorizzarle…fatto.Pazienza. Capire che ci vuole tempo per sviluppare certe qualità fisiche, che c’è anche da capire cosa sta riservando la natura nello sviluppo di un adolescente…fatto.Niccolò è figlio di Assunta, una mamma eccezionale sempre sorridente e paziente, innamoratasi di Christian tra la palestra del Filangieri e gli ostacoli che lui superava sul campo di Formia, lui un CANNAVALE e in questa famiglia di persone alte ce ne sono…aspettiamo che Niccolò cresca…fatto.Quante cose sono state fatte per ottenere oggi m 15,38 nel salto triplo. Una sinergia di componenti e di operatività fra le persone che vi ruotano intorno.

Eppura qualcosa manca…Nessuno a Formia sa cosa da Niccolò, nessuno lo ha mai visto saltare. Lui andrà ora a Gerusalemme per i Campionati Europei e il nome di Formia viaggerà sulla sua maglia.Per vederlo saltare a Milano, si sono spostati più di 10 persone, basta vedere la foto, non sono ammiratori milanesi, sono la sua famiglia, quella del suo allenatore e amici.Un bel numero per un solo atleta, un numero che se lo moltiplichi per gli oltre 500 atleti iscritti fanno un movimento di oltre 5000 persone. Ma numeri così possono essere tradotti in soggiorni, ristorazione, trasporti eccetera. Praticamente in economia si traducono in moneta…entrate.

Ecco che il salto di Niccolò ci fa pensare che se fosse stato fatto a Formia, insieme alle altre gare del campionato italiano, avrebbero favorito un ulteriore introito per l’economia della città. Si parla molto di turismo sportivo, ma non ci si crede, perché non escono i numeri. Perché non si opera in sinergia con competenze. Con la volontà di produrre in casa il valore aggiunto. Ma è più facile prendere da fuori i carrozzone preconfezionati e pagarli. Un campionato italiano di atletica leggera, manca da Formia da ben 11 anni. Non occorre andare alla ricerca di nuovi orizzonti, ma guardare le cose da un punto di vista diverso, come dice PROUST. Questo post, mi costerà molto, ne ho coscienza. Ma mi auguro che chi di dovere, riveda la sua coscienza. Auguri Niccolò…spero di venire a vederti in futuro alle Olimpiadi.

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