I CANDIDATI ALLA SEGRETERIA PROVINCIALE NEL PROSSIMO CONGRESSO

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Salvatore la Penna, Andrea Calcagnini, Nicoletta Zuliani.

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Che le condizioni del PD della provincia di Latina siano assai tribolate non v’è ombra di dubbio. Riverbera la crisi della politica organizzata ed il problema non riguarda solo il Partito Democratico. Prevale un esasperato “fai da te” (a destra come nel M5 stelle), per non parlare delle cosiddette Liste Civiche. Insomma fanno tutti fatica ad esprimere una politica partecipata ed organizzata. Ognuno è portatore di un interesse, una rappresentanza o un’istanza che difficilmente sta dentro un ragionamento ed una posizione condivisa e perciò forte. Una candidatura a qualsivoglia funzione, soprattutto se di carattere istituzionale (consigliere regionale) sta dentro le filiere e le confraternite, queste si organizzate. Ma questa condizione alla lunga non dura, non serve a quella politica che si pone il compito di servire e governare le comunità, di attrarre persone disponibili a dare il proprio contributo. Ettore Scola ebbe a dire di Pietro Ingrao che aveva servito la politica senza servirsene. Siamo molto lontani da questo perchè altrimenti non avremmo i repentini cambi di casacca, le assenze ingiustificate, o peggio il gioco del “trase e iesc”. Bisognerà ricostruire un profilo virtuoso ma torniamo al tema. Salvatore La Penna è ricandidato alla segreteria provinciale. Ci arriva stanco e logoro, al termine di una segreteria che ha segnato arretramenti vistosi del Partito nelle sfide elettorali delle città più popolose della provincia, in primis Latina.

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A lui si contrappongono la consigliera comunale di Latina Nicoletta Zuliani (candidata irrinuciabile della prima ora) ed Andrea Calcagnini (della minoranza vicina a Cuperlo ed Orlando). Sembrava giunto il momento di ricostruire un profilo unitario, aprendo una fase di riforma del partito, del suo bagaglio culturale, della sua organizzazione.

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C’era stata la conferenza (della minoranza Cuperlo-Orlando) all’abbazia di Fossanova, con una discussione molto interessante sull’economia della provincia ed il lavoro, sui temi ambientali e della scuola, il tema dell’acqua e delle politiche sociali. Diversi e buoni gli interventi. Purtroppo è stato un percorso (forse) partito in ritardo, che ha trovato la maggioranza ferma sulla proposta (ahimè misera) di inserire nella segreteria alcuni nominativi della minoranza e chiuderla lì. Insomma una sorta di cooptazione dentro organismi e politiche che dovrebbero avere ben altro spessore e respiro. Bisognerà animarlo/rianimarlo questo congresso con una sola e semplice iniziativa: discutere, confrontarsi sul futuro, senza omettere errori e risposte mancate ma elaborando progetti utili alle nostre comunità, e soprattutto, farla finita col “solipsismo”.

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