Nella foto: ellisse rossa è la perdita d’acqua che affiora sulla superficie della strada; l’ellisse azzurra indica la perdita in mare, di fianco alla strada.

Dunque, Acqualatina sembra aver vinto 4 round sull’Amministrazione di Ventotene. I giudici del Lazio sostengono che, data la crisi idrica, non è proprio il caso che il Sindaco di Ventotene faccia lo schizzinoso nei confronti del dissalatore temporaneo. La storia in breve è questa. Il dissalatore definitivo (e non quello che montano ora) doveva essere realizzato in area adiacente al campo sportivo e collegato con l’opera di presa attraverso un tunnel che la Regione Lazio bocciò qualche anno fa. Mutava sostanzialmente il percorso della condotta di adduzione di acqua marina al dissalatore e di quella di scarico della salamoia.
L’ultima ordinanza del Sindaco fu contro l’opera di presa in c.a., realizzata senza l’inoltro dei calcoli al Genio Civile ma il TAR, anche in questa occasione, sollevando una questione di merito sulla crisi idrica, ha ancora una volta concesso la sospensiva (dell’ordinanza sindacale) all’Ente Gestore. L’entrata in funzione dello Skid (dissalatore temporaneo), ammesso e non concesso che tutto fili liscio, non porterà alcun contributo decisivo nella fornitura di acqua.

dissalatore temporaneo “Skid”

Produrranno acqua dolce a costi energetici esagerati, sverseranno salamoia ed altri inquinanti chimici in mare, per poi perdere l’acqua lungo condotte sfasciate ed in alcuni casi ancora fatte di cemento eternit. Lungo la stradina del porto l’acqua che fuoriesce dalla condotta viene in superficie e cola in mare. La solita storia di inefficienze, negligenze tecniche e affari.