A livello nazionale il reddito complessivo totale dichiarato è pari a 800 miliardi di euro mentre il reddito medio è pari a 19.750 euro (+0,5% rispetto all’anno precedente). È quanto emerge dalle statistiche sulle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche (Irpef) del Dipartimento delle Finanze relative all’anno d’imposta 2012, a sei mesi dal termine di presentazione (settembre 2013).

Il 5% dei contribuenti con i redditi più alti, detiene il 22,7% del reddito complessivo, ossia una quota maggiore a quella detenuta complessivamente dalla metà dei contribuenti con i redditi più bassi. È quanto emerge dalle statistiche sulle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche (Irpef) del Dipartimento delle Finanze relative all’anno d’imposta 2012. Il 90% dei soggetti dichiara invece un reddito complessivo fino a 35.819 euro.

Nel 2012, ricorda il Mef, non concorrono alla formazione del reddito complessivo il reddito da abitazione principale ed i redditi fondiari di immobili non locati. La crisi ha colpito soprattutto i dipendenti e aumentato, di conseguenza, gli autonomi. Dalle dichiarazioni Irpef 2012 confrontate a quelle del 2008, emerge che in termini di numero di soggetti ci sono ora circa 350mila lavoratori dipendenti in meno, 190mila pensionati in meno (anche per effetto delle misure normative sui pensionamenti introdotte negli ultimi anni), 32mila imprenditori in meno e 138mila soggetti in meno che dichiarano reddito da partecipazione. Al contrario si assiste ad un aumento dei lavoratori autonomi (+128mila). Lo comunica il ministero dell’Economia. In termini di redditi medi dichiarati, tenendo conto dell’inflazione, in quattro anni il reddito medio degli autonomi è calato in termini reali del 14,3%, quello degli imprenditori è calato dell’11% e quello dei dipendenti è calato del 4,6%, mentre il reddito medio da pensione è aumentato del 4,6%.