SANITA’ SUD: IL PUNTO SULLA SITUAZIONE

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Formia 2 settembre 2016

Al Presidente della Regione Lazio On. Nicola Zingarettti
Al Responsabile della Cabina di Regia dr. Alessio D’Amato
Al Direttore Aziendale AUSL Latina, dr. Giorgio Casati
Al Direttore Sanitario Aziendale, dr. Luciano Cifaldi

La Regione Lazio, ha disposto un finanziamento di 3 milioni e 274 mila euro per ASL Latina: due milioni e 200 mila per il Pronto Soccorso del Goretti di Latina, 674 mila per l’Osservazione Breve dell’Ospedale di Terracina e 400 mila per l’implementazione delle apparecchiature degli ospedali di Terracina, Fondi e Formia. Che a Terracina facciano l’Osservazione Breve è una cosa molto utile perchè rafforza quel presidio a servizio dei due comuni di Fondi e Terracina. Questo presidio risponde ai bisogni di quell’area e fa da filtro al DEA di primo livello del “Dono Svizzero” di Formia. Quest’ultimo però sconta una serie di problemi irrisolti e molto seri. Non tanto e non solo per le apparecchiature (vedi la TAC 16 strati rispetto alla 64 di Terracina e 60 di Fondi, la RMN da tempo promessa ma non ancora istallata) quanto per il deficit di personale e di organizzazione.

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Molte Unità Complesse sono dirette da facenti funzioni (Pronto Soccorso, Cardiologia, Ostetricia) alcune sono state ridotte ad Unità Operative Semplici (Rianimazione, Patologia Clinica e Radiologia) e non c’è cenno di farle ridiventare Complesse, malgrado gli impegni assunti all’atto di approvazione del piano di indirizzo del 1 dicembre 2014. L’Emodinamica resta ancora aperta nelle mattine dei soli giorni feriali. E’ vero la ricerca degli Emodinamisti non è facile ma dei due medici interni, resi idonei nella precedente selezione (per Emodinamisti), non se ne vuole tener conto. Naturalmente andrebbe potenziato il personale medico e paramedico della Cardiologia in toto. In quel reparto la situazione è veramente drammatica. Manca il Primario dal 2009, i medici andati in pensione non sono stati sostituiti, due medici sono in mobilità regionale da sei anni e non si vede il modo di stabilizzarli sebbene i due attuali Emodinamisti, anch’essi in mobilità regionale, siano stati stabilizzati a tempo indeterminato nel 2015. Recentemente un Cardiologo ha avuto seri problemi di salute ed è in malattia.

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Nell’anno in corso, la Direttrice Sanitaria aveva tentato di trasferire da Terracina a Formia un cardiologo esperto in Elettrofisiologia.
Infine se lo è aggiudicato il “Goretti” di Latina per sostituire il dr. Damiano Coletta nel frattempo divenuto Sindaco. Ora sono state concesse dalla Regione Lazio 5 deroghe per assumere altrettanti cardiologi a tempo indeterminato mentre due medici, come già detto, restano appesi alla mobilità regionale. Possibile che in sei anni non si riesca a risolvere questo problema alla stregua di quanto già fatto in situazioni decisamente identiche? Non si tratta di una vera ed oggettiva discriminazione? Non è giunto il momento di pianificare gli organici secondo le necessità, decidendo con dati alla mano quali servizi sostenere? Se il bacino d’utenza del “Dono Svizzero” (e i dati delle prestazioni lo dimostrano) è pressochè identico a quello del Goretti, perchè il personale resta così squilibrato tra Nord e Sud? Per la Cardiologia a Latina hanno il doppio dei medici rispetto a Formia, 24 posti letto di subintensiva rispetto ai 14 di Formia ed 8 posti di Unità Coronarica rispetto ai 4 di Formia.

I numeri delle prestazioni sono pressochè analoghi ma Formia lavora di più e meglio (malgrado a Latina l’Emodinamica funzioni H24). Allora, delle due l’una: o a Latina scialano oppure a Formia fanno miracoli ed il che non è realistico. Semplicemente lavorano di più è meglio, pur restando di gran lunga in numero inferiore quanto a personale medico e paramedico. Il Direttore Aziendale dr. Giorgio Casati ed il Direttore Sanitario dr. Luciano Cifaldi, che sanno bene come stanno le cose, le rappresentano con forza al dr. Alessio D’Amato, Responsabile della Cabina di Regia della Regione Lazio per la Sanità? Si sa che la Regione Lazio ha chiesto all’ASL di Latina una previsione per l’adeguamento degli organici di tutti gli ospedali. Questo documento è stato prodotto e inoltrato alla Regione Lazio? E la Regione mostra segni concreti per cercare le coperture economiche? Perchè i dati relativi alle prestazioni dei reparti non vengono resi pubblici consentendo così a tutti di verificarne l’oggettività? Questo eviterebbe che le risorse vadano a chi strilla di più e non piuttosto a chi ne ha più bisogno.

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Nel golfo di Gaeta sono stati chiusi due ospedali lasciando aperti dei punti di primo soccorso nei rispettivi comuni, cosa si aspetta ad accorpare Fondi e Terracina garantendo a Fondi il solo pronto soccorso? E’ realistico tenere due ospedali aperti a distanza reciproca di 18 chilometri? E’ utile tenere aperto Fondi per la sola Ginecologia ed Ostetricia, per giunta in condizioni di rischio? Sono questi i nodi da sciogliere prescindendo dai campanilismi e dalla demagogia dei Sindaci di turno. Al “Dono Svizzero” giungono cittadini di Fondi e Terracina in condizioni di emergenza, qualcuno si sforza di far comprendere ai sindaci di quei comuni che le condizioni del Pronto Soccorso di Formia e i reparti del DEA sono decisivi anche per i loro concittadini? Oppure dobbiamo lasciarli indisturbati alle rappresentazioni virtuali dell’emergenza e al realismo sostanziale del consenso che però non tutelerà mai la salute dei cittadini, compresi quelli dei loro comuni?

Partito Democratico Formia Circolo “Giuseppe Piancastelli – Giuseppe Diana”
Coordinatore dr. Francesco Carta

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