Miglioramenti nel paesaggio… il cambiamento (progresso!?) della Skyline (Linea del cielo) a Castellonorato (Formia).

Nel corso dei secoli, la natura del suolo, gli agenti atmosferici e il clima producono le alterazioni morfologiche che a volte ci riempiono di meraviglia: e in questo quadro, gli insediamenti umani hanno sempre tenuto conto di fattori utili e vantaggiosi per le comunità (compreso l’utilizzo del suolo per la sopravvivenza). Ora, in un’epoca di astrazione, il paesaggio diventa una linea che divide dal cielo, che separa, non solo in senso metaforico, terra e spazio di nuvole, interno ed esterno, quaggiù e lassù, delimitando il confine… che prima non aveva fine. Cielo e terra si baciavano: ora si guardano appena.

Dalla terra c’era la parte migliore dell’uomo che, alzata la testa, contemplava e ammmirava, sospirando chiedeva e a volte si perdeva.

Nel corso dei secoli, gli insediamenti umani di qualche consistenza, sono stati pensati e organizzati secondo criteri funzionali ed estetici che hanno prodotto importanti effetti culturali: sono diventati cultura urbana.
A quanto pare dalle nostre parti i secoli passano ma producono il peggio… i danni, a volte irreparabili, sono evidenti ma poco importa a quelli che si sono fatti la casa in cooperativa “sul cucuzzolo della montagna” (altri prima di loro hanno provveduto a farsi la villa esclusiva fronte mare), da dove si gode il più bel paesaggio che la zona permetta…

Viene da chiedersi perché non diffondere questo sacrosanto diritto alimentato da un legittimo desiderio di “beata visione” a tutti gli abitanti della nostra zona copmpresi i futuri immigrati che evidentemente ci invidiano e non vedono l’ora di diventare nostri concittadini….
Ora, anche dal piccolo cimitero di Castellonorato, si gode una vista artefatta, non più naturale, ma visibilmente …. sopra-naturale.