Formia: primarie in calo, iscritti ed elettori stufi….

urna

Saranno le opache vicende nazionali di come è stato effettuato il “cambio della guardia” tra Letta e Renzi, sarà che a Formia, in meno di un anno abbiamo fatto sei primarie, ballottaggi compresi, sarà perchè quando non ci sono argomenti, confronti e soprattutto i candidati sono perfetti sconosciuti, sarà perchè in provincia di Latina il Partito Democratico non è mai nato e quello che c’è è gravemente malfermo, insomma sranno tutti questi argomenti ad aver tenuto lontani dalle urne iscritti e simpatizzanti. A Formia hanno votato in 300, tutti compresi iscritti e non. Il dato si commenta da solo, inutile infiocchettarlo.

Circolo Giuseppe Piancastelli-Giuseppe Diana: votanti 82; voti validi 81; Marco Guglielmo 16; Lorenza Bonaccorsi 1; Fabio Melilli63; bianca 1; nulla 1

Circolo Vittorio Foa-S.Pietro: votanti 120; voti validi 120; Marco Guglielmo 5; Lorenza Bonaccorsi 7; Fabio Melilli 107;

Circolo 3-Maranola:votanti 98; voti validi 98; Marco Guglielmo 6; Lorenza Bonaccorsi 1; Fabio Melilli 90; bianca 1.

l’Unità

16 febbraio 2014
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A – A
Crollo nell’affluenza alle primarie del Pd Lazio, in particolare a Roma, rispetto a due anni fa. Complessivamente, in tutta la regione hanno votato 48.000 cittadini, contro i circa 120.000 del 2012. A Roma i votanti sono stati 12.000, contro i circa 40.000 di due anni fa. Lo comunica il Pd laziale. Il 19 febbraio 2012, alle scorse primarie, avevano votato in 38.00 nel resto della provincia romana.

FASSINA, CROLLO PER SCELTA SU LETTA
In una nota Stefano Fassina scrive: «La drammatica caduta di partecipazione alle primarie per l’elezione dei segretari regionali è il riflesso della brutale scelta avvenuta giovedì scorso in direzione nazionale con la sfiducia votata a Letta. Larga parte del popolo democratico non ha capito quanto avvenuto e ha inviato un chiaro segnale. Inoltre, ieri in tante regioni ha pesato l’assenza del passaggio nei circoli cosicchè il voto è apparso come uno stanco rituale plebiscitario per sancire accordi chiusi da un ceto politico autoreferenziale. Il PD deve riflettere molto seriamente su quanto sta avvenendo e correggere la rotta prima di ricevere altre amare sorprese».

CARBONE: FASSINA PIÙ STRUMENTALE DEI 5 STELLE
«Si può essere minoranza senza perdere il senso della realtà. Spiace constatare, caro Fassina, che nemmeno i Cinque stelle raggiungono simili livelli di strumentalizzazione». Ernesto Carbone del Pd replica all’accusa avanzata dell’ex sottosegretario sul calo di partecipazione alle primarie per i segretari regionali.

BONACCINI: AFFLUENZA ALTA DOVE C’È VERA GARA
Stefano Bonaccini, Responsabile enti locali Pd, commenta: «A chi cerca di speculare sulle primarie in corso per i segretari regionali basterebbe rispondere che i risultati dell’affluenza cambiano, e molto, a seconda delle sfide in campo. Laddove il confronto è più acceso il numero delle persone che si sono recate ai gazebo è più alto; diverso ovviamente il caso in cui c’è un candidato unico. Ricordo, tra l’altro, che la decisione di scorporare le regionali dal voto nazionale fu presa mesi fa tra molti contrasti e qualche opposizione netta. I dati di oggi testimoniano che le perplessità per quella decisione evidentemente erano fondate. Altro che speculazioni strumentali».

Vittoria netta in tutte le province del Lazio per Fabio Melilli. Secondo dati ufficiosi, in provincia di Rieti hanno votato 3.702 persone: Melilli ha raccolto l’84,2% circa dei voti; Lorenza Bonaccorsi l’11,6% e Marco Guglielmo il 3,1%. In provincia di Viterbo, i votanti sono stati 7.212: Melilli 61,4%; Bonaccorsi 30,7% e Guglielmo 3,48%.

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