IL PENDOLO NELLA CITTA’ DI FORMIA….UNA CITTA’ CHE NON RIESCE AD IMMAGINARE (E REALIZZARE) IL FUTURO

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Nell’intervista rilasciata a Teleuniverso, Eleonora Zangrillo afferma che dopo tutto bisognerebbe comunque salutarsi allorquando ci si incontra per strada. Sono d’accordo con lei. La politica avrebbe bisogno di essere davvero più alta su due aspetti: il rispetto reciproco e lo spirito di servizio nei confronti della comunità. E dobbiamo dirlo senza infingimenti che proprio questi due aspetti, spesso, sono inesistenti. Questa crisi, se non risolta, lascerà la città nelle mani di un commissario che, per quanto attento e competente, non potrà andare oltre la quotidiana e normale amministrazione. Tutto ciò accade alla vigilia dell’estate e produce ancora pesanti ritardi nelle scelte strategiche per il futuro della città di Formia. Non mi pare proprio che brillino di spirito di servizio coloro che hanno provocato la crisi. Mattia Zannella lamenta i toni usati dagli ex colleghi di maggioranza nel definire codardo e vile il metodo col quale si è aperta la crisi. Converrà Zannella che il suo comportamento non è stato per niente lineare. Nella riunione di maggioranza accolse anch’egli l’invito del Sindaco a ritirare gli emendamenti. E’ vero che in quell’occasione espresse delle perplessità ma senza far immaginare ad alcuno quello che andava orchestrando. Il giorno successivo, in Consiglio, votò assieme alla maggioranza tutti i punti trattati prima del voto finale sul bilancio. Poco prima del colpo di scena i consiglieri della minoranza, tranne quelli di Forza Italia, escono dall’emiciclo del Consiglio ma restano in prima fila dalla parte del pubblico, segno evidente che erano preparati (e dunque piano concordato) a quanto Zannella si accingeva a fare. Cominciano a filmare coi cellulari in evidente attesa dello showdown. Il bilancio non passa, e così i consiglieri di UDC-Generazione Formia-Idea Domani (sempre gli stessi ma con sigle diverse), si abbandonano ad esuberanti scene di giubilo con battutacce da trivio. Qualcuno urla contro il Sindaco: “vattene a durmì!” Uno spettacolo indecente, da par loro. Non crede Mattia Zannella di essere stato reticente, irriguardoso e sleale verso i suoi colleghi, consiglieri di maggioranza, e nei confronti del Sindaco? A chi vuole darla a bere che la ragione del suo voto contrario sia da riferire alle mancate risorse per la manutenzione e la rimozione delle barriere architettoniche all’accesso delle spiagge di Gianola? Per chi conosce i tempi ed i modi dell’Amministrazione, sono ragioni senza senso perché sempre, nel corso dell’anno, si creano disponibilità con risorse non utilizzate che si possono spendere per qualsiasi intervento.

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Eleonora Zangrillo è stata Vicesindaco nonché Assessore alle opere pubbliche della città di Formia: un incarico di notevole responsabilità e prestigio. Ha goduto della nostra fiducia. Ha accettato e sottoscritto il programma elettorale del Sindaco Bartolomeo e del Centrosinistra. Ebbene non crede che avrebbe dovuto adoperarsi per evitare che il Consigliere Zannella, a lei da sempre vicinissimo, colpisse a morte la sua maggioranza? Certo la maggioranza non ha avuto una vita tanto serena, spesso ha dovuto fare i conti con pretese e questioni che nulla avevano a che fare con l’interesse della comunità ( vedi l’ultima vera e propria zuffa attorno alla Presidenza del Consiglio). A maggior ragione avrebbe dovuto contribuire alla sua tenuta. In diverse occasioni l’abbiamo invitata presso il nostro circolo, quando concordammo il programma di fine mandato (che poi non firmò) e discutemmo delle opere pubbliche da realizzare. Qualche mese fa venne anche ad un incontro con i Giovani Democratici, restando a discutere per un intero pomeriggio e concordando anche delle iniziative da promuovere. Mi pare che da parte nostra ci sia stato sempre rispetto ed attenzione ma non è stato così da parte sua. Ora rischia di intestarsi questa brutta pagina della storia di Formia. La città resta senza Piano Regolatore Generale (probabilmente la ragione più importante della crisi). Sedici anni fa fu adottato il PRG elaborato dal Prof. Vezio De Lucia. Quel piano fu revocato nel 2002, arrivarono altri progettisti poi pagati con lauta parcella ma senza risultati. Infine l’amministrazione di Michele Forte incaricò il Prof. Franco Purini: altri 500 mila euro di incarico per graficizzare la “porcata” dell’Acerbara. Quei volumi, l’ennesimo sacco edilizio ai danni dell’area di maggior pregio della città di Formia, furono poi cancellati dal Sindaco Bartolomeo. Stefano Stanghellini e Stella Richter furono incaricati di redigere le nuove norme in tema di perequazione ed urbanistica (altri soldi spesi) ma ora, quando si stavano tirando le somme, ecco l’ennesimo colpo di scena. Tutto si ferma, tutto è rimesso in discussione. Eleonora Zangrillo nel 2008, dopo aver sostenuto Michele Forte (ma prima era in maggioranza con Bartolomeo) ebbe ad esultare in piazza della Vittoria gridando: abbiamo riportato Formia 20 anni indietro (lo slogan di Bartolomeo al ballottaggio era: non riportare Formia 20 anni indietro). Ebbene, la crisi di oggi ci riporta ancora più indietro perché il fotogramma della città è ancora fermo sulla ex D’Agostino e la ex SALID, ancora oggi nelle stesse condizioni di come chiusero 40 anni fa. Francesco Carta.

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