Votatemi”. Lo scrittore Roberto Saviano si candida a premier per i 5 Stelle. Una provocazione che, spiega lui stesso in un post sui social, “è ispirata a Marco Pannella e alla sua capacità di sorprendere e sparigliare le polverose strutture della politica tradizionale”.
“Questa mattina mi sono svegliato con il desiderio di omaggiare Marco Pannella. Nel 2007 si candidò alle primarie del PD ma fu escluso perché non soddisfaceva i requisiti richiesti dal neonato Partito democratico.
Ebbene, approfitto di questa sede per ufficializzare la mia candidatura a premier per il M5S. Lo faccio anche per trarre il MoVimento dall’impaccio di una situazione patetica per non dire bulgara. Per spezzare una lancia in mio favore, ammetto di non essere iscritto al MoVimento, ma condivido con Luigi Di Maio lo status di indagato per diffamazione (incidenti del mestiere). Votatemi!”, così scrive Saviano.
Così l’autore di “Gomorra” provoca una scossa alla votazione degli iscritti M5s per designare il loro ideale candidato premier. L’unico a farsi avanti, fino a metà pomeriggio – e con tutti gli altri big che si erano defilati per tempo – è stato Luigi Di Maio. A rigore di regolamento, Saviano non risulta iscritto ai 5Stelle e poi la possibilità di presentare le candidature si chiudeva alle 12 di oggi, dunque poche chance di essere accettato. Ma anche lo stesso Grillo, con una iniziativa di rottura, provò a candidarsi alle primarie di Pd, nel 2009, contro Bersani, Franceschini e Ignazio Marino. “Offro un’alternativa al nulla”, così motivò la sua campagna, che non potè portare a termine perchè il partito decretò, come nel caso di Pannella, “che non aveva i requisiti”. Uno dei pochissimi a sostenerlo fu Di Pietro.
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