Continua il sommovimento elettorale, almeno tra coloro che vanno a votare, mentre crescono gli astenuti, almeno così pare. Mai abbiamo avuto più bisogno di Europa come ora e se è vero che dobbiamo accettarne i vincoli è altrettanto vero che non riusciamo, per nostra responsabilità, ad utilizzare appieno i miliardi di euro di contributi europei formiana a nostro appannaggio. I segni della ripresa tardano a venire, ancora c’è una forte sofferenza delle famiglie senza reddito. Quelli che soffrono di più in questo momento sono i piccoli e medi imprenditori, i grandi delocalizzano oppure resistono ma con grande sofferenza. I dipendenti pubblici si difendono meglio, sebbene fermi con stipendio e contratto. Alcuni di loro non ne hanno piena consapevolezza e dovrebbero riflettere sul fatto che nessuno di loro s’è suicidato per disperazione di non avere alcun reddito. I senza lavoro di qualsiasi età sono alla disperazione, oppure alla Caritas, oppure riescono a sopravvivere in quel grande ammortizzatore sociale che è la famiglia in cui c’è qualche pensionato e i genitori che ancora hanno il lavoro. Francesca Barra ha scritto un libro che s’intitola “Tutta la vita in un giorno” ,viaggio fra la gente che sopravvive mentre nessuno se ne accorge. Leggetelo per comprendere cosa succede quando si hanno figli da crescere e si resta improvvisamente senza reddito.

Ieri c’è stato un raduno dei 5stelle provenienti dal basso Lazio. Ci sono state diverse persone del posto ma in proporzione di un quarto dei foresti. Non v’è dubbio che si sia stata una efficace dimostrazione di forza ma anche i “cannoni di Mussolini” lo erano. I 5 stelle insistono che loro studiano e che in parlamento, tranne loro, tutti gli altri sono corrotti o imbroglioni.

Hanno consegnato a Di Battista un’interrogazione da presentare in Parlamento per la dispersione di “Pet Coke” lungo la strada d’accesso al deposito di Sessa Aurunca. Naturalmente solo le stelline locali combattono, lottano, fanno, brigano, rivoluzionano e cambiano il mondo. Su fb è uno scintillio di foto, notizie, selfie e mirabili successi di lotta. In realtà studiano poco, conoscono quasi niente e fanno grancassa sparandole grosse. Alla cava di Penitro sono cominciate le prime indagini, quella sulla radioattività è risultata negativa. Attendiamo con vera ansia i bidoni interrati ad 80 metri di profondità: la più grande sciocchezza comparsa sotto il firmamento formiano!

In questo momento lo sport preferito della “fabbrica delle notizie” è quella di parlare di crisi della maggioranza di governo a Formia e delle presunte, ventilate dimissioni da capogruppo del PD di Ernesto Schiano. Naturalmente i tempi attuali non sono rosei per le note vicende giudiziarie che riguardano alcuni dirigenti del Comune di Formia e rallentano le attività amministrative. Si tratta di indagini, di accertamenti delle responsabilità e non di rinvii a giudizio. Questo è bene non dimenticarlo. E per quei“ politici”, e non sono coinvolti esponenti dell’attuale maggioranza, qualora dovesse mutare la loro condizione da indagati a rinviati a giudizio, la più elementare delle richieste è il passo indietro ovvero le dimissioni da qualsiasi funzione esercitata. Questa almeno è larghissima convinzione tra gli aderenti ed i gruppi dirigenti del Partito Democratico. Torniamo alla vicenda del Capogruppo.

Adriano Pagano scrive che Schiano avrebbe presentato le dimissioni respinte poi dal gruppo consiliare. Il Gruppo Consiliare non si è riunito e non ha respinto alcunchè. La notizia farlocca, ripresa da chissà quale “gola profonda”, dà la stura a commenti in rete e ad attacchi da parte dei soliti arruffapopoli. #Ernestostaisereno e giù sentenze e sberleffi da noti “narcisi” inconcludenti e personaggi che litigano a prima mattina con la propria immagine riflessa nello specchio, mentre si radono!

Ernesto Schiano può star sereno, gode della nostra piena fiducia quale persona onesta ed impegnata nella politica con il senso più alto dello spirito di servizio. FC