IL GOLFO SI MUOVE, LE INFRASTRUTTURE SONO FERME

La recente pubblicazione dei dati ISTAT, relativi allo spostamento delle persone nei comuni del Lazio nel 2019, costituisce lo spunto per avanzare alcune considerazioni relative ai territori del golfo di Gaeta e del sud pontino. Come si desume dai dati esposti nella tabella, complessivamente, ci sono (6405+2719+4552=) 13.676 persone che giornalmente si recano fuori dal proprio comune di residenza per studio o per lavoro.

Essi rappresentano il (13.676/ 77.067=) 18% circa del totale degli abitanti. Nel 2011 quelli che si recavano giornalmente fuori dal comune di residenza erano 11.779. C’è quindi una domanda di mobilità in crescita a fronte di una situazione infrastrutturale ferma.Con la percentuale del 51,5% di spostamenti verso altri comuni, in rapporto al numero totale di persone che giornalmente si spostano, Minturno è quello “più mobile” dei tre municipi rivieraschi, probabilmente avvantaggiato da buoni collegamenti viari e ferroviari con Napoli e la Campania.

Di tutto rispetto il valore assoluto di persone che si spostano fuori comune riferito a Formia, anche se qui andrebbe fatta una valutazione diversa. La stazione ferroviaria della città più popolosa del golfo è infatti il terminale di smistamento di gran parte degli spostamenti verso Roma, Napoli, Latina etc.. di viaggiatori provenienti dagli altri comuni dell’area sud del Lazio (isole comprese) e nord della Campania, al pari della viabilità litoranea che, scorrendo al centro della città, assicura i collegamenti tra le due regioni.

Anche se i numeri della tabella non ci dicono con quali mezzi la gente si sposta, la loro rilevanza assoluta fa ben capire come per Formia si ponga un problema di infrastrutture di mobilità, della cui inadeguatezza non mancano riscontri fattuali. Quali le soluzioni? Si tratta in primo luogo di intervenire sulla viabilità esistente, fluidificando i flussi con rotatorie e sottopassi e separando il traffico di attraversamento da quello locale.

Aspettare la costruzione della pedemontana da 390 mln di euro (iva compresa) per risolvere i problemi di traffico ha scarsa aderenza con la realtà e significa non voler affrontare situazioni permanentemente critiche e contingenti da molti anni.

Si pone poi anche il problema dell’accessibilità alla stazione FS, per raggiungere la quale le auto devono passare attraverso il centro della città, già intasata di suo. L’accessibilità alla stazione FS dal quadrante est di Formia, anche solo pedonale con un parcheggio di scambio, sempre reclamizzata ad ogni competizione elettorale ma mai realizzata (il c.d. collegamento da via Solaro ndr), dovrebbe costituire uno degli impegni prioritari dell’amministrazione cittadina, nell’interesse della mobilità dell’intero golfo.

Concludendo si può dire che dai numeri esposti in tabella, dalle considerazioni svolte e dalla posizione di Formia sul territorio, un fatto appare chiaro: la città costituisce il vero ganglio del sistema di mobilità a cavallo di due regioni. Per questo è importante che il tema della mobilità ritorni ad essere centrale nell’agenda della politica.

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