Parla Buffon: «Uruguay, squadra da temere»

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«Mai cercato alibi, non mi sono mai piaciuti. Ho detto dopo la gara con il Costarica che le condizioni climatiche erano quasi proibitive, ma lo sono per noi e per gli altri, al di là delle abitudini di giocare a queste temperature di certe squadre. Altre nazionali hano fatto molto fatica, ma noi non dobbiamo andare alla ricerca di scusanti, la verità è stata anche che con il Costarica neanche a sprazzi siamo riusciti a sciorinare quel gioco che ci aveva fatto apprezzare in altre partite, anche con l’Inghilterra». Lo ha detto Gigi Buffon in conferenza stampa allo stadio Abc «Maria Lamas Farache» di Natal.

Le critiche dopo la brutta sconfitta contro il Costarica? Giuste, secondo Gigi Buffon. «A livello psicologico è stata una bella bordata, ma è anche vero che è giusto che ci siano certe polemiche e determinate critiche – dice il capitano azzurro in conferenza stampa allo stadio Abc ‘Maria Lamas Farachè di Natal in vista del decisivo match di martedì contro l’Uruguay -. In questo momento, non per spocchia ma per cercare un recupero immediato e migliore, dobbiamo cercare di estraniarci da ciò che ci gravita intorno, perchè i tempi di recupero sono così brevi che non possiamo farci coinvolgere in questo meccanismo. È il gioco delle parti, rispettiamo il giudizio di tutti, ma – conclude Buffon – andiamo avanti perchè vogliamo rispondere sul campo».

Dopodomani gli Azzurri si giocano la qualificazione agli ottavi contro l’Uruguay, una squadra «da temere» per il numero 1 della Juventus. «Sicuramente l’ultima prestazione influirà, avrà un peso, noi veniamo da una brutta caduta, loro da una vittoria che gli avrà dato convinzione e morale. È come se fosse un sedicesimo, ci bastano due risultati su tre e non è male come situazione. In 10 competizioni che ho fatto con la Nazionale, solo l’anno scorso in Confederations eravamo qualificati, non è che sia una novità per noi, sicuramente ci portiamo dietro le ripercussioni della sconfitta con il Costarica e questo – ha aggiunto Buffon – fa sembrare l’impegno più difficile di quello che è».

«C’è la giusta preoccupazione ed è normale che sia così – dice il numero 1 azzurro in conferenza stampa -. Si viene da una brutta partita condotta male e persa meritatamente, ma deve esserci anche la forza e l’orgoglio, un valore inestimabile, che ti permette di trovare energie giuste per poter reagire e fornire una prestazione decorosa, perchè non siamo quelli del Costarica. Non siamo neanche i più forti, ma siamo una squadra che ha sempre avuto un certo equilibrio e un senso di appartenenza molto forte, un senso di amore e attaccamento alla maglia importanti. Ingredienti che – conclude – se metteremo in campo con l’Uruguay serviranno».

«Un messaggio d’ottimismo per l’Uruguay? Bisogna solo cercare le buone prestazioni, bisogna fare una grande partita martedì, ci vorranno tanti ingredienti, innanzitutto cuore caldo e testa fredda e poi anche una certa convinzione e autostima che non deve scemare per una partita andata male, soprattutto quando gli impegni sono così ravvicinati», ha dichiarato Buffon.

«Se dovessimo uscire al primo turno sicuramente non entreremo nella storia come l’Italia migliore, sarebbe oltre che una grande delusione personale e di squadra, sicuramente un fallimento. Questo è innegabile. Nessuno ha paura di prendersi questo tipo di responsabilità», ha aggiunto il capitano degli Azzurri. «Se dovessimo passare il turno, ci saranno avversari abbastanza ostici e probabilmente i problemi saranno appena cominciati perchè – ha aggiunto il numero 1 azzurro – incontreremo squadre che sicuramente potrebbero crearci parecchi problemi. Ma arrivare agli ottavi o ai quarti sarebbe già un risultato diverso rispetto a uscire al primo turno», ha concluso il numero 1 della Juventus.

Dopo la conferenza stampa di capitan Buffon, azzurri in campo per l’allenamento sul terreno di gioco dello stadio Abc «Maria Lamas Farache» di Natal. Questo il programma della Nazionale a due giorni dal match decisivo contro l’Uruguay. Serve almeno un pareggio per passare il turno, accedere agli ottavi e mettersi alle spalle la sconfitta con il Costarica di venerdì scorso. Per l’Italia sarà la seconda seduta a Natal, dopo quella di ieri aperta al pubblico.

Sarà il messicano Marco Rodriguez ad arbitrare Italia-Uruguay, in programma martedì all’Estadio das Dunas di Natal alle 13 locali (le 18 in Italia), vero e proprio spareggio del gruppo D per centrare gli ottavi di finale. Lo ha reso noto la Fifa. Per Rodriguez, 40 anni e al terzo Mondiale, sarà il secondo match in questa edizione della kermesse iridata dopo Belgio-Algeria. Insegnante di educazione fisica, nato a Città del Messico il 10 novembre del 1973, internazionale dal 1999, Marco Antonio Rodriguez Moreno è uno dei 25 fischietti selezionati dalla Fifa per i Mondiali di calcio 2014 in Brasile.

Intanto, Prandelli studia la formazione anti-Uruguay. Non ci sarà De Rossi contro la Celeste. Il responsabile medico della Nazionale, Enrico Castellacci, non ha escluso un recupero in extremis del centrocampista ma lo ha definito «altamente improbabile». Da verificare, invece, le condizioni di Buffon e Marchisio che ieri non si sono allenati, ma che non preoccupano. Il capitano ha recuperato dall’infortunio alla caviglia che lo aveva costretto a saltare il debutto con l’Inghilterra, mentre il centrocampista della Juventus è rimasto a riposo dopo le fatiche di Recife e un «lieve problema al ginocchio» (così lo ha definito Castellacci) che non ne dovrebbe mettere in dubbio la disponibilità per il «dentro o fuori» con l’Uruguay. Da oggi Prandelli comincerà a lavorare sull’11 che metterà in campo martedì. Senza De Rossi non è escluso che metta da parte il modulo delle ultime due gare.

Tra le ipotesi c’è il ritorno della difesa a 3 (in questo caso dentro Bonucci fra Barzagli e Chiellini), ma anche la conferma della linea a 4 nel reparto arretrato con un centrocampo disegnato in maniera diversa rispetto alle due partite precedenti, ma non si può neanche escludere la conferma del 4-1–4-1 con Thiago Motta al posto del romanista. In difesa certo il rientro di De Sciglio, al debutto dopo aver saltato Inghilterra e Costarica per una contrattura al bicipite femorale. A centrocampo potrebbe tornare Verratti, in attacco scalpita Immobile. Ancora due allenamenti a disposizione di Prandelli per verificare le condizioni dei suoi giocatori e decidere la formazione anti-Uruguay.

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